COACH PEZZOLI RACCONTA LA PROMOZIONE

Abbiamo sentito coach Pezzoli dopo la vittoriosa trasferta a Cuneo che è valsa la promozione in Serie B, ed ecco la sua analisi, non solo della partita, ma dell’intera stagione, un lungo flusso di pensieri di uno dei principali artefici di questa cavalcata trionfale, se non il principale, come detto dal Presidente Fulvio Trosso, intervistato insieme a Stefano Quaglia e Davide Manassero a Radio Alba (trovate il video sulla nostra pagina Facebook)

Le parole di coach Pezzoli:

“Facciamo prima un resoconto rapido della gara, una gara a senso unico perchè siamo riusciti noi da subito a non lasciarli riprendere. Loro arrivavano da una situazione fisica e mentale particolare legata alle finali nazionali ed era molto importante metterli sotto da subito e siamo stati bravissimi in questo. Siamo stati subito molto presenti specialmente con i nostri centrali e con i nostri posti quattro che hanno fatto la differenza. I nostri due centrali hanno dimostrato una crescita esponenziale nel corso della stagione, crescita che abbiamo visto tutti, e nota di merito nelle due partite di finale scudetto la lucidità tattica del nostro palleggiatore, che è cresciuto molto sotto quel punto di vista, che era un po’ l’aspetto su cui doveva lavorare maggiormente; lo ha fatto, è stato presente sulla gara nei momenti delicati e non a caso queste due parte di finale sono state due partite molto ben giocate ed entusiasmanti perché comunque i ragazzi hanno preso grande fiducia e lo hanno dimostrato, con il coronamento di questa seconda partita di ritorno, dove non è mai stato in discussione il risultato. Mai in dubbio, nemmeno nel finale del terzo set (vinto 25-23 n.d.r.) quando ho voluto fare un doppio cambio e Cuneo stava rimontando, ero sicuro, avevo la sensazione che prima o poi l’avremmo chiusa, e volevo chiuderla con questi due ragazzi dentro (Polizzi e Bianco) che magari avevano giocato di meno ma che meritavano.
Per quanto riguarda il bilancio della stagione è stata una stagione entusiasmante! Sapevamo ed era nei nostri obiettivi – almeno nei miei – di fare una promozione, cioè di togliere immediatamente questa società gloriosa dalla serie C. Alba non merita la Serie C, merita almeno una serie B e quindi stiamo già lavorando per creare una una buona squadra per il prossimo anno, migliorare la formazione di quest’anno per poter avere la possibilità di fare bene anche nella categoria superiore.
È stata entusiasmante perché siamo riusciti da subito a dare un’impronta importante dal punto di vista della qualità e dell’intensità del gioco, abbiamo alzato il livello!
Onore agli avversari perchè Cuneo comunque è stato l’unico avversario che ci ha veramente messo in difficoltà nelle due gare di campionato in cui si è vista della buona pallavolo fino a quando loro ovviamente hanno avuto energie fisiche e mentali, bella pallavolo perché le due partite di campionato sono state due match divertenti, che ai fini della classifica contavano poco, ma comunque sono due ottime partite giocate da dei giocatori che hanno fatto una crescita sia da un parte sia dall’altra quindi onore e merito anche a loro.”

Un’analisi sui suoi ragazzi:

“Siamo riusciti a creare un gruppo che era sostanzialmente quello dell’anno precedente con l’inserimento di alcuni elementi che hanno completato la rosa, ovviamente alcuni di grande esperienza come Mika Menardo che è un giocatore che ha i numeri dalla sua ed è sempre un piacere averlo della propria parte.
Lui come il nostro libro Andrea Magnone, che ha fatto una bella crescita dell’inizio ed è migliorato sotto tanti punti di vista. Ovviamente anche lui ha ancora tanta strada da fare e tanti miglioramenti che può raggiungere.
Lorenzo Mariotti lo conoscevo già dagli anni precedenti e posso dire che a me non stupisce perché i mezzi che ha nelle sue corde sono questi, anzi decisamente superiori, quindi per me ciò che fa non è mai abbastanza (ride n.d.r.). Però è un giocatore cambiato in maniera radicale rispetto all’anno precedente, è un giocatore che va puntellato e può fare benissimo, può essere come lo è stato quest’anno un giocatore imprescindibile e fondamentale in attacco, questo è sicuro. Nel momenti buoni l’ha fatto vedere, sia nelle due partite toste con Cuneo in campionato, sia nei playoff quando non ha avuto dei problemi fisici, quindi molto bene anche anche lui.
Merito importante anche a Daniele Candela, un altro nostro titolare aggiunto a tutti gli effetti. E’ stato lui quello che ci ha tolto le castagne dal fuoco e ci ha fatto la differenza nei momenti importanti, in partite delicate e decisive nei playoff. Gli ho detto direttamente che mi è spiaciuto non dargli spazio durante la finale, come avrebbe sicuramente meritato, e questo è un pochettino il mio rimpianto, ma è un giocatore sempre presente, sempre attento e che si allena sempre al 100%. E’ un piacere allenarlo e vederlo allenarsi, lui è sicuramente un bell’esempio per i compagni più giovani e non, è un giocatore che può fare molto bene in questa categoria, può fare la differenza; in Serie B magari potrebbe fare anche altri ruoli, ma è un ragazzo che merita tutta la mia stima e tutto il nostro riconoscimento.

Dei centrali partiamo da Igor Merlet che è quello che abbiamo visto di meno perché purtroppo ha avuto dei problemi fisici che lo hanno tormentato da quando è arrivato con noi.
Gli altri due centrali Francesco Altare e Filippo Corino hanno fatto una crescita, Corino ha iniziato con 2 mesi di ritardo rispetto agli altri a causa del Covid, è stato subito messo in campo ed è cresciuto gradualmente finché è diventato un giocatore che con questa categoria non c’entra nulla, quindi siamo ben felici di ricostruire una squadra sapendo che abbiamo questa certezza al centro. Un giocatore che è cresciuto tantissimo a muro, cresciuto tantissimo in attacco ed è migliorato in maniera incredibile al servizio, dove non solo ha ridotto notevolmente gli errori ma è diventato estremamente efficace.
Altare sicuramente ha meno doti dal punto di vista fisico, ma è un ragazzo intelligente che che ha saputo crescere e non mollare mai, nonostante a livello fisico avesse avuto qualche piccola problematica; però è un giocatore veramente in crescita e l’avete visto nelle due finali. Nonostante non avesse mai fatto nessuna finale o vinto partite importanti, è stato con la testa sulla gara dall’inizio alla fine e ha saputo venire fuori con le sue energie mentali nei momenti difficili. E’ stato determinante nelle ultime due partite, forse è stato il giocatore più determinante della gara o comunque quello che ha fatto la differenza nel suo ruolo rispetto all’avversario, nella prima gara e anche per un pezzo della seconda Cuneo ha evitato di prenderlo in considerazione, ma lui ha fatto la differenza ed è venuto fuori.

Il nostro opposto, Kristian Turkaj, che deve essere il nostro futuro, è un ragazzo che ha da crescere ancora tantissimo, grande volontà e applicazione. E’ il primo campionato serio che affronta e la sua voglia di fare e la sua testardaggine nel voler riuscire, nel voler ottenere dei risultati sarà sicuramente il nostro valore aggiunto per il futuro. Ha fatto un campionato in grande crescita e ha saputo venire fuori dalle situazioni di difficoltà con un grande applicazione mentale e con i suoi mezzi fisici, che non scopro certo io ovviamente, quindi è sicuramente una base di partenza per il futuro.

Abbiamo due palleggiatori di buon livello per questa categoria, il capitano Stefano Quaglia è un giocatore che ha fatto una crescita importantissima. All’inizio del campionato era a tratti veramente molto molto avanti, poi per questioni lavorative, di impegno e anche di peso sulle spalle, per tutta quella che era la responsabilità (e non era poca) che gli è stata data, ovviamente ha avuto dei momenti di difficoltà, ma è cresciuto moltissimo. Per un certo periodo della stagione la scelta tecnica è stata quella di far giocare Leonardo Polizzi, un ragazzo con caratteristiche completamente diverse, perché inferiore a Quaglia a muro sicuramente, a muro Stefano è un giocatore che ti spacca le partite ed è uno dei motivi per cui dopo quel breve periodo di stagione in cui ha giocato Polizzi è ritornato lui con prepotenza e ha fatto molto bene. Due giocatori molto diversi, Polizzi ha due ottime mani, una palla molto più rapida e abbastanza precisa, Quaglia è un giocatore molto più fisico, forte in battuta e a muro, la sua gestione delle palle alte a muro mi ha lasciato molto tranquillo, anche in finale è il suo apporto è stato veramente il coronamento e il timbro di questo ragazzo, che ha fatto la differenza non solo dal punto di vista tattico, ma anche con un sacco di palloni gestiti a muro con pallonetti o con i primi tempi giocati nelle due finali scudetto contro una squadra fisica come Cuneo.

Poi c’è il reparto dei giovani, dei meno giovani, dei “talismani”, quei giocatori che hanno completato questa rosa facendo bene anche sopportando situazioni di meno campo rispetto ad altri, perché come sapete bene tutte le squadre hanno chi gioca di meno, ma comunque non è meno importante degli altri, perché a chi gioca di meno magari viene chiesto di dare un contributo importante pur avendo meno margine di errore, ma soprattutto gli viene chiesto in allenamento di tenere alto il livello.
Lorenzo Marocco è un giocatore di esperienza che ha girato tutta la provincia e che è stato in gruppi che hanno fatto buone cose in passato. Quando è stato utilizzato ha comunque fatto bene, in allenamento col suo servizio ci dava un buon banco di prova per chi era nel sestetto ipotetico iniziale. E’ migliorato moltissimo in ricezione, a fine stagione è diventato un giocatore di sicurezza, tanto è vero che nella finale con Cuneo quando l’ho messo al servizio anziché toglierlo l’ho lasciato dentro per completare il giro in ricezione, perché avevo la sicurezza che avrebbe potuto fare bene e così è stato.
Lorenzo Bianco è un giocatore che potrà avere un futuro se dal punto di vista caratteriale farà una grossa svolta, perché deve diventare un giocatore con più motivazione e soprattutto con molta molta più verve, perché ha elementi fisici importantissimi. Il problema è solo questo, è cresciuto tanto in attacco, probabilmente ha le caratteristiche di un giocatore di posto 2 più che di posto 4 ma è importante che impari anche a ricevere per essere più efficace e sicuro.
Abbiamo avuto a stagione in corso l’inserimento di Max Nikolov, che è un ragazzo che arriva dalle giovanili con delle buone possibilità, deve capire quale sarà il suo futuro, con l’altezza che ha il libero potrebbe essere il suo ruolo futuro, anche lui è migliorato in maniera incredibile: all’inizio ovviamente arrivando dal gruppo giovanile faticava tantissimo, ma ha fatto gli ultimi 6-7 allenamenti veramente benissimo, siamo rimasti impressionati tutti, benissimo in difesa, migliorato in maniera incredibile anche in ricezione, è un ragazzo che deve solo crederci perché il problema è solo quello, crederci e attendere di trovare il suo momento.”

Sulla stagione:

“La stagione è stata esaltante, oltretutto interrotta nuovamente dal Covid che ci ha bloccati quindi l’ha resa ancora più lunga, interminabile. A questo si aggiunge il fatto che siamo arrivati in finale come avevamo sperato durante il campionato con Cuneo, Però Cuneo aveva le finali nazionali U19 quindi è stato traslato tutto di una settimana, quindi è stato un campionato molto lungo e questo denota veramente la serietà e la voglia e l’attenzione che questi ragazzi hanno messo durante tutta la stagione. Ed è stato poi quello che ho detto loro, cioè sapete quanto avete faticato, quanto avete lavorato e quanto vi è stato chiesto dal sottoscritto e della società durante tutta la stagione, sapete perfettamente che tutti questi sforzi, questi sacrifici sono stati ripagati. Sono felice di aver fatto qualcosa di grande e di importante per la società e per la città ed è l’unica cosa che poi alla fine conta, quando si vince non è bello solo il momento in sè, ma è anche il momento in cui poi ci si ricorda di chi ha vinto. Purtroppo negli anni non ci si ricorda di chi ha fatto magari una grande stagione e poi è arrivato secondo o chi magari ha lottato fino all’ultimo e poi non ce l’ha fatta. E quindi la cosa importante è vincere e vincere in questo modo, con questa costanza, dimostrando durante tutta la stagione con qualche alto qualche altissimo e qualche qualche leggero basso come è normale che sia, dimostrando dall’inizio alla fine di essere la squadra che ha meritato di più. I complimenti che ho ricevuto da parte degli allenatori che abbiamo incontrato sono stati quelli, che siamo stati la squadra più costante è più sul pezzo. Nonostante l’inserimento di alcuni giocatori decisamente fuori categoria lo zoccolo duro della squadra era un gruppo di ragazzi che la scorsa stagione hanno fatto un campionato di metà classifica, quindi vuol dire che solo con il lavoro e con la determinazione si può arrivare ad alto livello.”

Infine i ringraziamenti:

“Il ringraziamento principale oltre ai ragazzi che sono stati gli artefici principali di tutto questo, va al presidente Fulvio Trosso ovviamente, che è il nostro primo tifoso, forse anche troppo ma ha fatto una crescita anche lui incredibile e sa benissimo a cosa mi riferisco. Grazie a Davide Manassero perché è stato quello che ha fatto sì che questa cosa nascesse, ha fatto sì che questi ragazzi potessero lavorare in maniera tranquilla ed è riuscito a creare una squadra molto equilibrata e molto organizzata anche al di fuori del campo, dando delle regole e tirando fuori la sua esperienza, mettendola servizio di giocatori e dirigenti.

Al mio vice Federico Torrengo, che è un ragazzo con grande passione e dedizione alla pallavolo, è un ragazzo che ha delle risorse importanti bisogna riuscire a realizzarle e a coglierle soprattutto, bisogna riuscire a sfruttarle al meglio perché il suo potenziale è molto buono, quest’anno si è sacrificato con gli scout; caratterialmente ha cercato di tirar fuori qualcosa di più di quello che di solito dava e si è visto, in futuro ci darà sempre una grandissima mano, l’ha data alla società in questi anni anche questa stagione si è adoperato nei momenti di difficoltà e ha saputo fare bene. I ragazzi lo hanno sempre molto apprezzato e io anche lo ringrazio per tutto il lavoro, la “sopportazione” e il supporto che mi ha dato in questa in questa stagione incredibile.
Ringrazio il Vanilla che ci ha ospitati tutta la stagione, e ci ha permesso di allenarci con tutte le attrezzature che volevamo.

Grazie ai nostri dirigenti che ci hanno seguito, sia Fabrizio Gili che Francesco Mastrocola e grazie a tutto il settore giovanile che ci ha supportato non sono sugli spalti a vedere le partite, ma anche nel darci i giocatori che è cosa fondamentale quando ci sono delle situazioni da ovviare.
Penso che abbiamo creato una buona famiglia, un punto di partenza per crescere e guardare al futuro in maniera speranzosa. Bisogna rimboccarsi le maniche ovviamente, quello che abbiamo fatto sarà stato vano se non verrà migliorato e potenziato in tutto, del settore giovanile in primis in su. Ma in definitiva complimenti a tutti, e grazie per la splendida stagione insieme .


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